Dopo la pausa estiva, la ripresa delle consuete attività viene in genere vissuta con una certa pesantezza: il tempo a disposizione non è più gestito in libertà, ma deve essere necessariamente imbrigliato in ritmi spesso stressanti, ed i molti impegni che si susseguono nell’arco della giornata talvolta non lasciano pause di riposo e di ricarica delle energie profuse.Tutto l’organismo reagisce dunque a questo improvviso “richiamo all’ordine” con spossatezza, abulia, sonnolenza, scarsa concentrazione.
Il problema diventa più evidente per gli studenti, di nuovo alle prese con interrogazioni, verifiche scolastiche ed esami universitari. In questo periodo i giovani possono spesso avvertire un certo calo di tono generale, quando, costretti di nuovo per molte ore sui banchi di scuola o nelle affollate aule universitarie, devono rapidamente riadattare il proprio stile di vita alle nuove, pressanti scadenze. Lo sforzo ed il dispendio di energie richiesti all’organismo possono tradursi in cali di memoria, difficoltà di concentrazione e di mantenimento della stessa per periodi prolungati.
In questi casi, alcuni rimedi di tipo naturale possono rappresentare, per i nostri amici studenti, un aiuto efficace e privo di controindicazioni.
Innanzitutto, un organismo che debba riadattarsi alla ripresa di una costante ed intensa attività intellettuale necessita di una corretta idratazione: è quindi importante l’assunzione di almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, da assumere a piccoli sorsi, soprattutto lontano dai pasti. Ciò aiuterà tutte le cellule, ed in special modo quelle cerebrali, a funzionare in modo più efficiente.
E’ inoltre fondamentale eliminare sostanze tossiche quali superalcolici e nicotina, che in un primo momento stimolano il sistema nervoso, ma tendono a deprimerlo subito dopo, riducendo la qualità delle prestazioni riguardo alla memoria ed alla concentrazione.
E’ poi consigliabile un’alimentazione bilanciata, che tenga conto del giusto apporto di vitamine e sali minerali necessari allo sviluppo delle funzioni psichiche connesse alla memoria: in particolare saranno da privilegiare frutta (arance, mele, banane, l’ottima uva di stagione, prugne, mandorle, noci), e verdura (carote, cavoli, lattuga, pomodori), da assumere nella misura di almeno tre porzioni al giorno.
Gli studenti riusciranno a migliorare le proprie performances intellettuali anche assumendo al mattino 2 cucchiai da the di polline in granuli. Questa preziosa sostanza è infatti ricca di arginina, un aminoacido essenziale per lo sviluppo della memoria ed il mantenimento della concentrazione.
Infine, un ottimo rimedio tratto dalla fitoterapia: prima dei due pasti principali, assumere 50 gocce di Betula Verrucosa semi in gemmoderivato (nelle erboristerie) in mezzo bicchiere d’acqua. Sorseggiare lentamente, dopo aver tenuto il liquido sotto la lingua per qualche secondo: ciò permetterà un immediato assorbimento dei principi attivi. Proseguire per due mesi, pausa di un mese, e poi eventualmente riprendere il trattamento con lo stesso schema.
Buono studio a tutti!